
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.
Parola del Signore
MEDITAZIONE
IL Vangelo che abbiamo letto descrive le tentazioni di satana a Gesù.
Gesù ha appena ricevuto il Battesimo ed è “Pieno di Spirito Santo”; proprio ora viene condotto nel deserto. Perché ?
Perché nel deserto si è nella prova , soli con sé stessi, con i propri bisogni e le proprie paure, perché anche la voce di Dio potrebbe rimanere “muta”, come hanno sperimentato tanti Santi: allora viene fuori che sei veramente. Lì viene tentato dal diavolo: se Dio ti ama, ti mette alla prova! Non è Lui a volerla ma ti lascia nella tentazione, che è espressione dell’amore di Dio per noi, perché la tentazione è il momento della libertà, della scelta: la via più comoda, quella più “piacevole”, o la via che piace a Dio?
La prima tentazione di Gesù nel deserto è; “Tutto e tutti in funzione mia” e riguarda il “Godere “, il nostro “io”. “Trasforma questa pietra in pane ” ossia “Utilizza gli altri, e tutto ciò che c’é intorno a te per te stesso, per i tuoi scopi. Ma dove c’é l’io non ci può essere Dio.
La seconda tentazione é: “Tutto e tutti in pugno” e riguarda il possesso. “Se ti inginocchi, tutto sarà tuo”. Ma se il possesso è già il tuo dio, non può esserci spazio in te per il Dio vero.
La terza tentazione è “Posso tutto” e riguarda la potenza, il credere di poter fare tutto. “Buttati giù dal pinnacolo perché gli Angeli ti sosterranno” Così usi Dio per i tuoi scopi o ti senti onnipotente come Lui.
Queste tentazioni sono una sintesi di tutte le tentazioni a cui può essere soggetto anche l’uomo.
Per Gesù, vero uomo, non fu semplice resistere a queste tentazioni; se però fosse caduto , sarebbe venuto meno alla Sua missione.
Ha scelto Lui, liberamente. Si è così svelata l’autenticità del Suo amore per il Padre, la Sua disponibilità a compiere fino in fondo il Suo volere.
Fame, preghiera e carità:
Non dobbiamo avere paura di avventurarci con Gesù in questo deserto per uscirne più autentici e sereni.
Faremo così anche noi quel che disse il profeta Isaia; ” Ecco, io faccio una cosa nuova; proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? Aprirò nel deserto una strada, immetterò fiumi nella steppa!”
Chi non vive la Quaresima non vivrà la Pasqua e non riuscirà ad incontrare il Cristo risorto ed entrare nella Sua casa di Luce e di gioia.
Chi non compie il proprio esodo, non arriverà alla Terra Promessa.
Don Marcellino