La nostra storia

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NOI

San Giovanni bosco

La gestione è affidata al rappresentante legale Sac. Giorgio Paolini e all’amministratore Sac. Marcelin Rediu della chiesa

Cenni storici

La borgata di Osteria Nuova di Montelabbate (PU) è molto giovane, essendo sorta negli anni ’30 del secolo XX. Oreste Tarquinio Locchi, nella pubblicazione “La Provincia di Pesaro ed Urbino” del 1934, la definiva “un villaggio in espansione”. Da allora ha continuato ad espandersi sia “in lungo” sulla statale urbinate fin quasi, nel 2015, a congiungersi a Montecchio e a Borgo S. Maria, sia “in largo” verso il fiume Foglia. Il primo edificio sacro di rilievo in zona fu la chiesetta intitolata a S. Giovanni Bosco risalente al mese di aprile 1953, quando il Vescovo S. E. Mons. Luigi Carlo Borromeo pose la prima pietra in un terreno donato alla Chiesa dalla famiglia Lombardi. La chiesetta, appena completata ed aperta al culto, servì la comunità della zona che ancora non era costituita in parrocchia; era il Parroco di Montecchio ad ufficiarla. Finalmente lo stesso Vescovo in data 02.06.1968 eresse la Parrocchia di Osteria Nuova dedicandola a S. Giovanni Bosco e nominando Vicario Economo don Roberto Matteini che, come tale, resse la comunità parrocchiale fino al 03.04.1971, allorché fu nominato Parroco Don Giovanni Barilari il quale la guidò fino al 24.08.1974. Dopo un periodo di una decina di anni in cui fu retta dai Padri Francescani Conventuali, in particolare da P. Ottavio Zucca, ritornò sotto la guida dei sacerdoti diocesani. Ovviamente, con il trascorrere degli anni, l’edificio sacro risultò carente ed insufficiente ad accogliere la popolazione della comunità in continua crescita, per cui fu necessario erigere una nuova chiesa. Grazie ad una nuova donazione di terreno fatta dalla signora Giuseppina Micheletti Lombardi, quando era suo Pastore don Giuseppe Fabbrini, si poté erigere la nuova chiesa, poco lontano dalla prima e più vicina al fiume Foglia. Questa venne aperta al culto il 20 dicembre 1987 e fu consacrata il 14 maggio 1995. Nel 2010, al tempo del Parroco don Stefano Brizi, la Parrocchia ha ricevuto la visita Pastorale dall’Arcivescovo Piero Coccia (7-13 marzo) che ne incoraggiò le attività parrocchiali, invitando il Parroco a far leva sui ragazzi, i giovani e le loro famiglie. La Parrocchia ha vissuto un’intensa vita spirituale con il Parroco don Lorenzo Volponi che la resse dal 2011 con zelo e diligenza, coadiuvato dal Diacono Marcello Nardelli, presente in parrocchia dal 1991 e deceduto il 20.03.2020. L’Arcivescovo Piero Coccia, il 15.08.2018, dopo aver trasferito don Lorenzo Volponi ad altra parrocchia, ha affidato questa a Don Marcelin Rediu di cittadinanza rumena che la regge come Amministratore Parrocchiale.

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Notizie

Convinzioni e valori della parrocchia san giovanni bosco

 

I valori della chiesa hanno un ruolo preminente, sia per l’importanza che possono assumere all’interno di una data famiglia, sia perché sono quelli di più lunga durata. Durante la fase evolutiva questi e altri valori vengono interiorizzati attraverso l’educazione impartita dai genitori o dalle altre figure formative

Unità

 “Unità dei Cammini Mistici e Spirituali del Profondo”, intesi tutti come vie di realizzazione interiore espresse dall’uomo attraverso la storia: gli aspetti dogmatici o teologici delle singole confessioni, in realtà indispensabili all’interno delle rispettive 

Libertà

la libertà è il primo dono che Dio dà all’uomo, senza alcuna mediazione. … La libertà, nel cristianesimo è indissolubilmente legata all’incarnazione, ossia al fondamentale momento in cui il divino si fa carne. 

Amore

Abramo ed Isacco sono un esempio dell’amore, della carità, del dio cristiano in cui Abramo, accettando passivamente il volere del suo dio padrone di ammazzare suo figlio, viene beneficiato dalla carità di dio che ferma la sua azione di obbedienza.

Salvezza

Grazia di Dio che libera il suo popolo dal peccato e dalle sue conseguenze temporali ed eterne.

Eternità

La persona stessa che vive in Cristo non cessa di morire dopo la morte, non va incontro alla morte seconda e si identifica quanto eterna, senza inizio ne fine, al pari di Dio stesso e con lui si unisce 

“Le gioie autentiche, quelle piccole del quotidiano o quelle grandi della vita, trovano tutte origine in  Dio “

– Benedetto XVI