In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Emmaus] narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.
Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
Catechesi al Vangelo di Luca (adorazione del 15/4/2021) Don Marcelin
L’incontro giusto, al momento giusto, può cambiare la vita. Gli apostoli avevano fatto l’esperienza. Sulle strade della Galilea era passato Gesù, li aveva chiamati per farli pescatori di uomini.
Eppure.. Eccoli fuggiaschi davanti alla croce. Nascosti ed impauriti, anche dopo, pur avendo visto la tomba vuota.
Non hanno riconosciuto il Risorto sulla strada di Emmaus, finchè non ha spezzato il pane.
Incontrarsi non basta. Perchè la vita si trasformi ci vuol fiducia nell’altro, voglia di ascoltare, sete d’amore. Detto in breve: ci vuole la Fede.
Se gli apostoli non l’avessero ritrovata, dopo tanti incontri con Gesù, mai sarebbero stati suoi testimoni. Non ne sapremmo nemmeno i nomi e le storie. Ingoiati dall’oblio dei secoli senza aureole di sanità. Incontrare Gesù non basta, per aggiudicarsi il Regno.
Le regola vale anche per noi.
Gli incontri con Gesù ? .. Una cinquantina di domeniche all’anno, perlomeno. . Ma che davvero cambino la nostra vita.. mah..
Altri incontri ci stanno a cuore. Trovare l’anima gemella, o chi ti offre un lavoro prestigioso, o chi ti sarà amico per sempre.
Incontrare Gesù, invece per noi fatti opachi può diventare routine, normalità, incombenza a scadenze fisse. Eppure. Anche oggi c’è chi sperimenta che Gesù cambia le vite. Magari non si mette fisicamente sulle nostre strade, come in quei giorni. Però manda “uomini agli uomini” . Così puoi incontrare uno che continua il lavoro degli apostoli.
“Siete miei testimoni”, aveva detto Lui. E loro vanno anche adesso. E chi li incontra, incontra Gesù.
Però teniamo gli occhi aperti; che non ci capiti di farci sfuggire Gesù, che un giorno ci viene incontro su questa strada o autostrada, nei panni di chissà chi: l’uscita per Emmaus capita ogni momento.